Roberto Battaglia (1) (1913–1963)

Un periodo della nostra storia, che si è presto ammantato di colori di leggenda, trova in questo libro la sua prima ricostruzione storica completa e precisa. Le fonti che Battaglia ha utilizzato sono i diari, le memorie, gli epistolari dei nostri ufficiali in Africa, come i resoconti parlamentari e i carteggi tra il governo e la colonia; ma il fascino maggiore del libro, e la sua ragione di novità, è nei documenti di parte abissina. Per la prima volta la storia coloniale italiana non è vista solo con gli occhi nostri ma anche con quelli del popolo per cui abbiamo rappresentato l'ingrata parte dei colonizzatori. Oggi che gli imperi coloniali più tradizionali solidi si vanno fatalmente disgregando sotto l'inarrestabile impulso di emancipazione dei popoli soggetti, l'Italia, che può dirsi fortunata a non aver più preoccupazioni di questo genere, è nella condizione migliore per ripercorrere con lo sguardo il proprio passato e fare la storia del periodo ormai concluso e lontano dal suo colonialismo. Nell'incompetenza e nelle retorica, che subito incontriamo, della nostra prima politica coloniale, si riconosce già il seme di tante nostre tragedie future, ma l'analisi di Battaglia non è viziata da tesi preconcette, anzi è pronta a cogliere virtù e difetti da una parte e dall'altra, tra i politici d'un espansionismo improvvisato come tra gli oppositori dalle idee non molto più chiare, tra i tentavi di un colonialismo povero e talora ingenuo e la reazione d'un popolo fiero ma misero, d'antica ma immobile civiltà, come quello abissino.… (lisätietoja)

«A tanti anni di distanza la lotta di liberazione si sottrae a qualsiasi facile schema celebrativo, rifiuta di essere "imbalsamata", ma conserva intatta la sua carica polemica e il suo messaggio di speranze». È un'osservazione dello stesso Battaglia che può essere posta in epigrafe a quest'opera che, apparsa per la prima volta nel 1953, e poi largamente aggiornata, corretta e integrata dall'autore, si propone ora ad un più vasto pubblico come interpretazione tuttora validissima della nostra guerra di liberazione, e punto di partenza obbligato per ogni ulteriore approfondimento di questo tema.
Il panorama militare, politico e culturale che Battaglia offre è vasto e completo, e la passione di chi ha vissuto e sofferto gli avvenimenti da protagonista non fa velo al rigore della ricerca e all'attendibilità dell'interpretazione.… (lisätietoja)

Nel gennaio 1945 Roberto Battaglia, commissorio politico azionista dello divisione partigiana Lunense, è richiamato a Roma e abbandona l'avventurosa "vita del bosco" che ha condotto fin li sull'Appennino tosco-emiliano. Ormai lo Liberazione è alle porte e Battaglia si dispone o fare i conti con l'esperienza appena vissuta scrivendo questo libro. Licenziato da una prefazione datata 15 aprile 1945, "Un uomo , un partigiano" è uno delle più precoci memorie della Resistenza e forse, fra tutte, quella che meglio ne ha saputo individuare il carattere sfuggendo ai tranelli della celebrazione e della propaganda.
Battaglia vi descrive l'evoluzione che in pochi mesi lo porta da tranquillo storico dell'arte a spericolato comandante partigiano, dalle biblioteche ai boschi; non tace gli aspetti negativi della Resistenza: gli arbitrii, le violenze, i dissidi; ma infine non sono quelli o costituirne la sostanza, quanto la rigeneraziane morale, individuale e collettivo, cui i partigiani vanno incontro ponendosi fuori legge e gettando nel bosco le basi, anche inconsapevoli, di una nuova legge, di una nuova vita. Fuori d'ogni pedagogia, Battaglia consegna alle pagine innamorate ma esatte di questo libro la testimonianza di un'esperienza assoluta: l'insolente felicità di un "partigiano nato".… (lisätietoja)

Questo libro, che si avvale, per un necessario aggiornamento, di una nuova prefazione, è insieme una rigorosa ricostruzione storica e una testimonianza delle migliori qualità espresse dal popolo italiano nei drammatici anni 1943-1945. Dagli operai e studenti, contadini e intellettuali che si batterono contro l'oppressione interna e lo sfruttamento straniero, ai soldati prigionieri nei lager che non si piegarono al ricatto nazista, agli uomini di vario colore politico che organizzarono e diressero il movimento partigiano, alla gente semplice che a rischio della vita diede soccorso ai soldati anglo-americani sfuggiti alla prigionia, alle donne staffette e combattenti, ai militari che si fecero partigiani in terra straniera, questo libro, destinato soprattutto alle nuove generazioni, documenta, senza tacere le asprezze a volte tragiche del conflitto, le profonde radici storiche e sociali che hanno fatto della Resistenza una solida base dell'Italia repubblicana.… (lisätietoja)