A me la Tamaro piace quasi sempre , l'unica autrice a cui ho scritto un'email e mi ha risposto!! ( )

Un po faticoso iniziare a capire la trama nelle prime pagine. Ma subito dopo diventa un susseguirsi eccessivo ed inutile di eventi tristi, in cui ci fa compagnia un protagonista di cui e' facile pensare che ogni sua mossa sia sbagliata e per nulla condivisibile, comportamenti da cui prendere le distanze il prima possibile. Se alla fine, che tra l'altro a dispetto del titolo non si fa per niente aspettare, ci si commuove lo si fa piu' per la rabbia. ( )

Non ho mai amato molto Susanna Tamaro. La reputo una scrittrice molto sopravalutata. I suoi romanzi hanno degli ottimi spunti, sono belle storie, ma manca sempre, a mio avviso, qualcosa. Rimangono sempre al di qua di quella soglia che ne farebbe dei libri splendidi, dei capolavori. Ci si avvicinano molto, a volte si affacciano a questa porta, ma non la valicano mai. Insomma, dopo la lettura mi rimane sempre molto amaro in bocca, la sensazione di un qualcosa che potrebbe essere stato ma non c'è riuscito.
Complice un viaggio in treno ho letto l'ultima sua opera: "Per sempre". Mi incuriosiva il fatto che per la prima volta il protagonista fosse un uomo, e le varie critiche che avevo letto erano tutte molto favorevoli.
Piccola digressione: ma perché la maggioranza delle critiche che si leggono su riviste, rete e quant'altro, a parte alcune eccezioni, sembrano fatte con il copia-incolla?
La storia narrata è molto bella. Scritta anche bene. Il classico libro che non riesci a smettere di leggere, ma da cui ogni tanto devi fare una pausa perché le emozioni suscitate sono talmente forti che a volte hai il bisogno fisico di fermarti a riprendere il fiato. Ma sempre con la voglia di rimetterti a leggere appena possibile, appena il tuo animo ha ritrovato un po' di quiete.
Insomma, inizio a pensare che finalmente l'autrice abbia scritto un libro veramente splendido.
Ma poi arrivo all'ultimo capitolo, alla chiusura. E qui casca l'asino. La mia impressione è che la chiusura sia stata buttata giù. Mi ha fatto venire in mente quando a scuola dovevamo fare i temi, e quando stava per scadere il tempo a disposizione, si buttava giù una chiusura quale che sia solo per consegnare in tempo.
Non so se l'abbia terminato in questo modo perché c'erano scadenze contrattuali da rispettare. Oppure anche se la storia l'abbia presa talmente che non sapeva più come chiuderla, quasi un taglio netto per non cadere nel vortice dell'emozione.
A conti fatti ancora una delusione, anche se notevolmente minore delle altre volte. Quella soglia non è ancora stata varcata, ma mai come questa volta ci è andata vicino. ( )

«¿Existe el “para siempre”?», me preguntaste. Te abracé todavía más fuerte. «Sólo existe el “para siempre”», te respondí. Éste era el pacto de amor entre Nora y Matteo. Pero Nora ya no está, y quince años después de su desaparición Matteo vive recluido en el bosque, desde donde recuerda los interrogantes que han marcado su vida y que determinan también el destino de todo ser humano.
Para siempre cuenta hasta qué punto un hombre puede perderse en la tristeza y cómo a fuerza regeneradora de la Naturaleza y el misterio de la existencia encerrado en las cosas más pequeñas lo pueden apaciguar y sanar. Una historia que, en palabras de la propia Susanna Tamaro, hará detenerse al lector y exclamar: «¡Sí, la vida puede ser mucho más!»

E il piu bello libro che ho mai letto! ( )