Ammaniti: presentazione del nuovo lilbro

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Ammaniti: presentazione del nuovo lilbro

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1ousia
marraskuu 10, 2009, 5:43 pm

Vi scrivo in proposito alla uscita dell'ultimo libro del suddetto Niccolò. Non voglio parlare del libro vero e proprio ma della presentazione che egli ha dato nel corso dell'intervista televisiva su RaiTre da Fazio.
Il tono del colloquio era semi-formale, adatto all'ora ed al grande pubblico. Capisco che il nostro non si sia sentito alla Crusca. Però.
Però mamma mia come parla! Sembra un borgataro (cioè un uomo di borgata) romano che si sforza di parlare un italiano presentabile. Poche parole, spesso ripetute, pochi aggettivi, poca fantasia. Ma insomma, si è scrittori o no? Risentitela e ditemi se questo è il tono che usa un Eco, un De Luca, uno Scalfari o un Camilleri.
Vi dico la verità. D'istinto mi son chiesto: ma come fa uno così a scrivere dei libri? Ma non è che glieli scrivono? Per carità il linguaggio colloquiale non è quello scritto però, davvero, a tutto c'è un limite.
Cercate, se c'è, l'intervista su YouTube e ditemi se sbaglio.
VALE

2Treblelover
marraskuu 25, 2009, 12:02 pm

Non ho visto quell'intervista nello specifico, ma ho trovato altro materiale.
Come darti torto? Per il resto non saprei, non ho mai letto un libro suo.

3IoAnnalisa
marraskuu 26, 2009, 9:02 am

Non ho letto nulla di Ammaniti e non ho visto l'intervista. Ora ci provo su youtube. Io invece ho assistito ad un'intervista a M. Mazzantini ,della quale del pari non ho letto nulla, ed ho apprezzato il modo garbato e corretto di porsi e di parlare, persino un pò ricercato pur nella sua apprezzabilissima semplicità ( a parte quel "come dire" intercalato che usano in tanti e che, purtroppo, ogni tanto uso anch'io).
Sono dell'idea che uno scrittore debba dare il buon esempio anche grammaticalmente parlando. Ciao