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In occasione della Giornata della memoria 2014, su Canale 3 Toscana, SienaTv, Teleidea e Tv9 sarà trasmesso il documentario “Novembre 1943: accadde anche a Siena”, realizzato dal giornalista senese Juri Guerranti grazie al sostegno della Provincia di Siena. Nel filmato si racconta la terribile vicenda che 70 anni fa vide come protagonisti 15 ebrei senesi, catturati in città dalle milizie fasciste e condotti nel lager nazista di Auschwitz, dove troveranno la morte. E’ lo stesso Guerranti, di seguito, che ci racconta la loro storia. (fonte: gonews.it)… (lisätietoja)
 
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MemorialeSardoShoah | May 9, 2021 |
. In 30 minuti di produzione si racconta una vicenda ancora oggi poco conosciuta in città: la deportazione, nell'autunno 1943, di 15 ebrei senesi nel lager nazista di Auschwitz, dove trovarono la morte. Grazie a centinaia di documenti d'epoca (alcuni dei quali mostrati per la prima volta) conservati nell'Archivio di Stato di Siena, Guerranti ricostruisce i momenti della persecuzione e del successivo arresto di oltre 15 persone, adolescenti compresi. Nel documentario vengono sottolineate le responsabilità degli arresti, compiuti da reparti della milizia fascista, che si rende particolarmente protagonista: significa che sono italiani e non tedeschi a fermare gli israeliti senesi per indirizzarli verso la morte. Il video racconta poi l'arrivo ad Auschwitz e l'uccisione nella camera a gas di Birkenau. Si sofferma inoltre sulla vicenda di Alba Valech, unica sopravvissuta tra i senesi (perché in un primo momento rilasciata e poi nuovamente arrestata a distanza di alcuni mesi rispetto al primo gruppo), che nel suo diario racconta cosa accaduto a Siena e la sua vita nel lager. Nei trenta minuti c'è spazio anche per raccontare cosa accade a Siena dopo la deportazione: altre famiglie di ebrei che scappano e si nascondono, la requisizione delle case e dei negozi degli israeliti, le richieste di italiani che vogliono gli appartamenti dei deportati o fuggiti. Per rendere bene l'idea di quanto accaduto, Guerranti intervista gli storici locali Alessandro Orlandini e Fabio Masotti, l'archivista della comunità ebraica di Siena Anna Di Castro e la senese scampata alla Shoah Mirella Sadun. E' proprio la toccante testimonianza diretta della signora Sadun (che ha avuto alcuni parenti uccisi ad Auschwitz dopo la retata del novembre '43 a Siena) che ci fa capire cosa significasse essere "ebreo" durante il Fascismo (nel '38 vengono approvate le leggi razziali) e la successiva occupazione tedesca (con i fascisti di Salò che collaborano attivamente con le truppe germaniche). Il documentario è stato girato tra Siena, Auschwitz, Berlino e Dachau. Oltre ai documenti ufficiali conservati nell'Archivio di Stato, il documentario mostra immagini concesse dalla Fondazione Cdec di Milano, dall'archivio Asmos di Siena, dalla Biblioteca comunale senese, dalla Sinagoga di Siena e dallo Yad Vashem d'Israele. Il video si chiude con uno sguardo al presente: vengono infatti mostrate riprese effettuate all'interno del Memoriale della Shoah di Berlino, accompagnate da vari commenti e riflessioni di studenti senesi che dal 2002 ad oggi hanno partecipato ai viaggi della Memoria.… (lisätietoja)
 
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MemorialSardoShoahDL | Mar 13, 2018 |
Il video-documentario, prodotto dal Comune di Asciano e realizzato dal giornalista Juri Guerranti narra la storia di due ebrei sessantenni che nel febbraio 1944, in piena occupazione nazifascista, vengono arrestati nel paese delle Crete e deportati, dopo una breve detenzione nei campi di concentramento di Bagno a Ripoli e di Fossoli, nel lager nazista di Auschwitz-Birkenau dove trovano la morte. La vicenda di Angelo Ayò e di sua moglie Fanny De Porto si intreccia con la storia dell’internamento fascista di israeliti durante la seconda guerra mondiale. Nel giugno 1940,infatti, Angelo Ayò, primo archivista del Genio Civile, viene allontanato dalla sua città, Livorno, per ordine del prefetto perché considerato capace di svolgere attività spionistica e disfattistica. Contro di lui non ci sono prove ma solo pregiudizi razzisti, visto che dal 1938 l’Italia applica le leggi razziali. Dopo due anni passati in vari campi di concentramento nel sud Italia, Ayò riesce ad ottenere il trasferimento in Toscana per l’internamento libero, una specie di confino. Raggiunge così, per ordine della Prefettura di Siena, prima Murlo e poi Asciano. Proprio nel paese delle Crete lo raggiunge la moglie Fanny, ormai quasi cieca e bisognosa di assistenza. Nell’autunno 1943, con la nascita della Repubblica sociale italiana guidata da Mussolini alleato degli occupanti nazisti, per gli ebrei comincia l’incubo. I due coniugi Ayò, internati e quindi controllati dalle autorità locali ad Asciano, che vivono grazie al sussidio in una pensione individuata dal Comune, sono in trappola. Il 9 dicembre 1943 il Comune di Asciano informa il Capo della Provincia, il fascista Giorgio Alberto Chiurco, che nel proprio territorio risiedono sei israeliti, tra cui la coppia Ayò. Il questore Barrel decide a fine dicembre di trasferire al campo di concentramento di Bagno a Ripoli Angelo e Fanny, che lasciano Asciano nel febbraio 1944. In aprile il comando tedesco fiorentino ordina il loro spostamento a Fossoli in attesa della deportazione finale. In maggio, infatti, i due salgono sul convoglio numero 10 con destinazione Auschwitz-Birkenau. Al loro arrivo vengono subito inviati nelle camere a gas per lo sterminio.… (lisätietoja)
 
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MemorialSardoShoahDL | Mar 13, 2018 |
Realizzato dal Monte dei Paschi di Siena in occasione dei 75 anni dalla promulgazione delle leggi razziali. La storia della piccola comunità ebraica Senese davanti alle persecuzioni ed allo sterminio.
 
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MemorialSardoShoahDL | Sep 26, 2017 |

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