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Ho trovato questo catalogo di fotografie pubblicato da Electa nell’elenco dei libri di un’utente di librarything: cometahalley. Mi hanno attratto la copertina, il titolo e i testi di Laura Cappugi; non la conosco personalmente ma mi piacciono le recensioni che scrive ai suoi libri.

Ho cercato in rete e ne ho trovato una copia su ebay.

Così ho scoperto che nel 1996 a Mazara del Vallo si è provato a pensare a un originale Museo del Mare, un museo che non mi sembra sia mai stato realizzato. Se si esplora il testo della proposta di Antonino Cusumano l'originalità non appare subito evidente. Sembra una bella idea ma l'aspetto innovativo non emerge subito. Bisogna guardarsi attorno - come in fondo fanno i fotografi cui si devono le immagini del libro - per accorgersi che un museo come quello ipotizzato non c'è, non è mai stato fatto. Esistono musei sui tesori che il mare custodisce o ha custodito (quello dell'Elba per esempio), musei sulla navigazione come quello di Genova o quello di Napoli, musei sulla Marina (come quello di Venaria Reale), ma un museo, come quello proposto, sul rapporto tra una città, la sua popolazione e il mare non l’ho trovato.

Le fotografie, che rappresentano l'anima del libro, propongono sguardi non comuni. Laura Cappugi, in uno dei testi che accompagnano le fotografie, scrive: “C’è un mare senza uomini, ci sono navi senza mare. Rimane un’immensa bellezza, rimane il suo potere su di noi di incantare ed evocare”. Nelle fotografie che Serra propone gli uomini non ci sono; di loro restano solo i manufatti. I suoi controluce inducono a non fermarsi a guardare le luci ma a osservare attentamente anche le molte ombre di un paesaggio che spesso viene arbitrariamente associato al sole; D'Andrea invece ci spinge a guardare ai relitti, ai frammenti di memoria ad essi associati, all'attività di smantellamento che li cancella. Tutto sembra proprio invitare a pensare un luogo in cui custodire la memoria, un luogo in cui esplorare le oscurità, un luogo in cui ascoltare il silenzio del mare. Scrive ancora Cappugi: “Con le navi che vanno a morire, forse muore un poco alla volta anche la nostra memoria del mare e degli uomini del mare”. E qui mi sembra emerga un altro tema che in fondo spesso ci sfugge: la cura. Nei confronti dell’uomo, della memoria che ne abbiamo, ma anche del mondo che permette all’uomo la vita e ne supporta l’identità.

In questo quarto di secolo che ormai è trascorso molte navi sono andate a morire. E non solo navi da pesca, come quelle ritratte da D’Andrea, ma anche barconi che hanno trasportato il loro umano carico di migranti. Molti di quei migranti sono passati proprio da Mazara. Come sarebbe ora il Museo del Mare se fosse stato realizzato? Cusumano nel suo progetto immagina un museo diffuso. A me piace immaginare che una parte di questo museo sia stato realizzato e che sia ospitato a Lampedusa. Ma è dedicato solo a un aspetto della vita di questa popolazione; sarebbe importante recuperare almeno una parte dell’idea originaria.
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claudio.marchisio | Nov 1, 2022 |
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Un itinerario dedicato all'amore cantato dagli elegiaci greci e latini e raffigurato dalla pittura vascolare.
I versi di Anacreonte, Callimaco, Catullo e tanti altri autori sono accompagnati dalle movenze sensuali e raffinate dell'iconografia classica. Le liriche proposte coniugano tutte le forme del sentimento amoroso: l'eros come forza travolgente e devastante, anche l'amore coniugale, gelosia e tradimento, seduzione, giocosa visione della fisicità e sublimi ideali.
 
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cometahalley | Feb 2, 2014 |
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Quale idea della guerra avevano i Greci? Il forte senso identitario, la difesa delle città stato e successivamente il sogno di supremazia li spinse a concepire un esercito come l'oplitico, a perfezionare molteplici armature possenti e realizzare micidiali macchine d'assedio. Il testo contiene nella seconda parte il confronto con le milizie Romane ed è corredato da ritratti di celebri condottieri. Illustrazioni e immagini sono tratte dalle collezioni del Museo Archeologico di Palermo, da disegni e incisioni del XVI e XVII secolo. Molte le ricostruzioni di armi e macchine belliche.… (lisätietoja)
 
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cometahalley | Aug 29, 2013 |
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Dall'osservazione di scene e figure della pittura vascolare e dai soggetti rappresentati da bronzi e terrecotte si dipana il racconto mitologico. Eroi e divinità, danze e corse atletiche riconducono ai temi cari alla mitografia: le dodici fatiche di Ercole, gli amori di Zeus, Perseo e la Medusa,Pegaso. Al posto di illustrazioni vi sono le immagini delle opere, tutte appartenenti alle collezioni del Museo archeologico di Palermo: crateri, kylix, anfore, bronzetti figurati, lampade e unguentari a forma di animali danno vita ad un universo favoloso, in grado di ammaliare i bambini.… (lisätietoja)
 
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cometahalley | Aug 29, 2013 |

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