Roberto Vacca

Una guida piacevole a come evitare o mitigare alcuni dei mali della vecchiaia. È interessante la proposta di aprire delle «palestre della mente» su Internet, che dovrebbero aumentare le capacità intellettive e i livelli culturali di anziani e meno anziani; sembra la versione aggiornata della vecchia proposta dello stesso autore, che più di quaranta anni fa, in Manuale per una improbabile salvezza, proponeva di usare allo stesso scopo la televisione. Purtroppo è improbabile che alla proposta più recente arrida un successo superiore a quello toccato alla proposta precedente. Segnalo anche a p. 113 i metodi per parlare facendosi capire a una persona dura d'orecchi.
Più discutibile una certa indulgenza dell'autore verso la classica figura del «vecchiaccio», in cui a tratti sembra identificarsi con un certo compiacimento. Discutibile anche l'accento posto sul ruolo dei personal computer: è decisamente irrealistico che un anziano che non ne abbia mai usato uno possa imparare a farne un uso produttivo, senza dipendere pesantemente dall'aiuto continuo di altre persone (un fatto di per sé molto scoraggiante). Mi pare che l'autore avrebbe fatto meglio a considerare con più attenzione l'uso dei tablet (che possono accoppiarsi all'uso di una tastiera fisica, se il touchscreen risulta difficile da usare).
Forse il merito principale del libro sta nell'esempio costituito dall'autore, che l'ha scritto a 87 anni, nei ritagli di tempo della sua attività di consulente.… (lisätietoja)

Strano davvero, ero convinta di averlo letto nella preparazione della tesi, ma in realtà è posteriore. Forse mi colpì il fatto che Vacca polemizza con Skinner, che in quel mio acerbo lavoro mi fece da testa di turco; poi c'è un legame più sottile. In un certo senso appartiene al genere "Come ammazzare la suocera e vivere felici" ma se ne discosta per l'impianto etico, per lo sguardo volto alla società molto più che all'individuo, tanto che il libro si conclude con una parte dedicata alle minacce che allora erano predominanti per il destino dell'umanità: la minaccia nucleare, per la quale molta acqua è passata sotto i ponti, ma non è detto che non gravi ancora sulle nostre teste immemori, e quella - attualissima - legata alla finitezza delle risorse naturali. Davvero interessante.… (lisätietoja)